Dopo un periodo caratterizzato prima da un evidente debolezza, la Sterlina ha ritrovato forza, raggiungendo quota 1.4800 per poi ritracciare.
Ci troviamo ora in una fase in cui come da previsione i prezzi dovrebbero sostare per un brevissimo periodo, per poi riprendere la strada del rialzo, con i prezzi che faranno segnare quota 1.5000.
A sostegno di una tendenza rialzista dovuta alla stagionalità, si fa sempre più concreta l’ipotesi di che la Brexit, non debba ricevere sufficienti consensi da parte degli Inglesi per una sua messa in atto, con conseguente permanenza della Gran Bretagna all’ interno dell’Unione Europea. Questo contesto che dovrebbe dare una consistente spinta rialzista alla moneta Inglese, incrementa la nostra idea di quegli analisti che già da tempo indicavano un’operatività al rialzo.
Intanto manca un mese al Referendum sulla Brexit e la valuta britannica, dopo il balzo di settimana scorsa che l’ha portata ad apprezzarsi sia contro dollaro che euro sorretta da indicazioni di aumento delle preferenze dei “remain” negli ultimi sondaggi prima del voto del 23 giugno, si muove con cautela. Così gli analisti:
In realtà non si è trattato di un aumento diffuso e omogeneo, ma la reazione del mercato è stata asimmetrica. La situazione è rientrata venerdì, su alcune dichiarazioni di Vlieghe e Forbes, della BoE, che hanno sottolineato i recenti segnali di debolezza dell’economia domestica. Da monitorare la testimonianza di Carney in parlamento in merito all’inflation report pubblicato lo scorso 12 maggio. Giovedì arriverà invece la seconda stima del Pil del 1° trimestre. Importante resterà comunque il flusso dei sondaggi sul referendum UE.