Non si ferma la corsa al ribasso della sterlina, che sui mercati valutari ha aggiornato nuovi minimi di periodo su dollaro americano ed euro. A pesare sull’andamento del pound non è solo la debolezza dell’economia britaannica, bensì la spaccatura all’interno del Comitato per la politica monetaria della Bank of England in relazione alla possibilità di aumentare o meno il piano di quantitative easing. Dai verbali dell’ultima riunione della BoE è emerso, infatti, che non c’è unanimità sulla volontà di mantenere il piano di stimolo monetario a 375 miliardi di sterline.
La spaccatura è molto marcata, considerando che nell’ultimo meeting della BoE ci sono stati 6 voti favorevoli al mantenimento del piano e tre voti contrari. Lo stesso governatore della Banca d’Inghilterra, Mervyn King, ha votato a favore dell’incremento del piano di 25 miliardi per raggiungere l’ammontare di 400 miliardi di sterline. Sulla stessa lunghezza d’onda ci sono anche Paul Fischer e David Miles.
► PERCHE’ LA STERLINA STA CROLLANDO SUL FOREX DA INIZIO 2013?
Per quanto riguarda, invece, i tassi di interesse, c’è stata l’approvazione unanime del mantenimento del livello di riferimento allo 0,5%. Dal fronte inflazione, la BoE si aspetta che il livello dei prezzi al consumo possa mantenersi sopra il target del 2% nei prossimi mesi. A gennaio l’inflazione era al 2,7% su base annua. Intanto, sul forex prosegue la discesa della sterlina.
► EUROPA DIVISA SULLA POLITICA DEL CAMBIO DELL’EURO
Il tasso di cambio sterlina/dollaro è sceso fino a 1,5293, sui livelli più bassi da giugno 2012. Il tasso di cambio euro/sterlina, invece, ha superato quota 0,87 spingedosi fino a 0,8764 sui livelli più alti da inizio novembre 2011. Secondo gli esperti del forex, il cambio EUR/GBP potrebbe spingersi almeno fino a 0,90 nelle prossime settimane. In calo anche il cambio sterlina/yen, che è sceso sotto 143.