La valuta britannica sta attraversando un momento difficile, in cui è sofferente nei confronti di dollaro, yen e euro. I motivi di questo periodo di tracollo sono da ascrivere alle condizioni economiche della Gran Bretagna che ha perso molti colpi durante la prima parte di questo 2014. Non è un caso che la Bank of England non viene più considerata come possibile prima Banca centrale, tra le grandi, a rialzare i tassi di interesse. La Federal Reserve, alquanto preoccupata al momento per via delle condizioni dell’economia globale e per la forza del dollaro, ha deciso di sopravanzarla.Gli ultimi dati macro in ordine temporale hanno detto che a settembre l’inflazione ha frenato più di quanto atteso, all’1,2% tendenziale da 1,5% precedente ma che la disoccupazione è scesa più di quanto contemplato, al 6% contro il 6,1% atteso. Luci ed ombre, con la politica ancora in balia della riorganizzazione reale a seguito del referendum scozzese. A ciò si aggiunga una tornata elettorale in vista, a maggio 2015.Michael Hewson, chief market analyst di CMC Markets UK, ha commentato così l’andamento della momenta:
Un rialzo dei tassi di interesse nel Regno Unito era già una prospettiva remota, dopo i dati sull’inflazione di ieri la possibilità di un ritocco prima delle elezioni del prossimo anno è decisamente lontana Spostando l’attenzione sul quadro grafico della sterlina non si può non notare il livello importante sul quale è approdata contro il dollaro. Da metà luglio il cable è sceso di oltre 7 punti percentuali e si trova attualmente sui livelli di metà novembre 2013. L’area 1,59 era stata superata a metà settembre 2013 e su questa il cambio era tornato più volte nelle settimane successive, prima di involarsi verso i massimi di luglio. La violazione confermata di quest’area aprirebbe la possibilità di discese in direzione di 1,5720 il 61,8% di ritracciamento del movimento rialzista messo a segno da 1,4810 a 1,7192.