Sono ancora numerosi gli effetti riguardanti lo scandalo sul mercato del Forex. Le nuove richieste di risarcimento alle grandi banche colpevoli di avere manipolato il mercato dei cambi saranno di decine di miliardi di sterline.
A seguito dell’accordo annunciato la settimana scorsa a New York infatti anche gli investitori a Londra e in Asia si preparano a fare causa.
Ci saranno ancora più richieste di indennizzo a Londra che a New York perché è un mercato molto più grande per il forex. La settimana scorsa a New York l’avvocato Michael Hausfeld aveva avvertito che i risarcimenti di 2 miliardi di dollari accettati dalle banche coinvolte negli Usa sono solo l’inizio. La settimana scorsa era stato annunciato che è salito a nove il numero di grandi banche che hanno raggiunto un accordo per ricompensare gli investitori: dopo lunghe trattative Hsbc, Barclays, Bnp Paribas, Goldman Sachs e Royal Bank of Scotland hanno seguito l’esempio di Citigroup, Bank of America, Ubs e JP Morgan che avevano concordato i risarcimenti qualche mese fa. In totale le nove banche pagheranno 2 miliardi di dollari in risarcimenti, mentre proseguono i negoziati con altre sette banche coinvolte – Bank of Tokyo-Mitsubishi, Rbc Capital Markets, Société Générale, Standard Chartered, Deutsche Bank, Credit Suisse e Morgan Stanley.
Londra è il maggior centro al mondo per il trading di valute con una quota del 40% del mercato globale. La legge britannica permette agli investitori anche residenti in Paesi stranieri di fare causa, dato che le transazioni in questione sono avvenute a Londra. «L’accordo negli Usa riguarda soprattutto investitori americani, ma a Londra ce ne sono molti altri» ha detto Edward Coulson dello studio Hausfeld.
Dopo Londra, gli esperti prevedono che ci saranno cause di risarcimento anche a Hong Kong e Singapore, due altri grandi mercati valutari.