L’economia ottimista USA porta su ‘indice del dollaro, che risale su tutte le principali valute mondiali. A tirare il biglietto verde gli ultimi verbali della Fed che sembrano avvicinare la valuta al rialzo dei tassi. Ma non solo, il Dipartimento per il Lavoro USA pubblica dati confortanti con le richieste di sussidio di disoccupazione che scendono a 222mila, 8mila in meno rispetto a quando previsto.
Si restringerà dunque la forbice tra i tassi americani e quelli del resto del mondo? Presto per dirlo, ma facile pronosticarlo.
Sale anche l’inflazione dei prezzi al consumo nell’euro zona. Ora è a -1,3% l’anno, ma a gennaio i prezzi al consumo sono giù di un -0,9%. L’andamento è comunque in linea con le analisi.
Intanto l’indice del dollaro USA sale di 0,13% a 89,78 punti, sul paniere delle sei principali valute.
L’euro dunque perde sulla valuta americana, con i sollievo dei paesi esportatori, che stavano soffrendo la moneta troppo forte. La coppia EUR/USD scende dello 0,15% a 1,2310 dollari. La coppia GBP/USD invece segna un +0,16% a 1,3974.
Il dollaro guadagna anche sullo yen e il franco svizzero, per la gioia delle esportazioni nipponiche. La coppia USD/JPY va a +0,12% a 106,88 e la coppia USD/CHF a +0,16% a 0,9339.
Anche con le divise dell’Oceania il dollaro si apprezza con gli stessi andamenti. Coppia AUD/USD a -0,28% a 0,7823 e NZD/USD a -0,52% a 0,7303. Romane invariato il rapporto USD/CAD a 1,2711.