Stamattina il tasso di cambio euro/franco svizzero quota a 1,2008, mentre il cross rate dollaro/franco mostra un valore di poco inferiore a 0,9550. Sul finire di luglio scorso, il cambio dollaro/franco ha subito un deprezzamento del 5% circa dopo aver sfiorato la soglia psicologica della parità. Moody’s ha confermato la solidità finanziaria del paese e delle istituzioni elvetiche.
Secondo quanto affermato nella nota ufficiale, Moody’s ritiene che la solidità della Svizzera si basa non solo sull’importanza del paese come riferimento della finanza internazionale, ma anche sul fatto che è sede di blasonate società chimiche e farmaceutiche. Inoltre, l’economia svizzera viene qualificata come “fortemente sviluppata e diversificata”. Secondo Moody’s, anche se dovessero ricorrere le condizioni per un nuovo salvataggio bancario, la Svizzera non perderebbe il rating AAA.
Moody’s ritiene che la forza del franco svizzero non rappresenti un fattore di rischio, grazie alla politica valutaria condotta dalla SNB. Viene giudicato positivamente anche il livello di indebitamento del paese. Moody’s ritiene che non ci siano rischi provenienti dall’industria finanziaria e dal settore immobiliare elvetico.