Secondo Fitch “se le elezioni del prossimo 17 giugno non riusciranno a determinare un governo con mandato in grado di portare avanti il programma di austerità e riforme strutturali della Ue e del Fondo Monetario Internazionale, un’uscita della Grecia dall’eurozona sarebbe probabile”. La decisione di Fitch avviene dopo la notizia della corsa agli sportelli nel paese ellenico, che tra lunedì e mercoledì aveva portato al ritiro di 1,5 miliardi di euro di depositi dalle banche.
► CORSA AGLI SPORTELLI IN GRECIA
Secondo Michael Massourakis, chief economist di Alpha Bank, “il ritiro dei depositi non è al momento preoccupante”. Ieri il pericolo di una corsa agli sportelli bancari sembra essere parzialmente rientrato, anche se l’economista ritiene che se dovesse esserci un’improvvisa accelerazione negativa degli eventi “allora dovrebbe intervenire la Banca centrale, che è pronta a fornire liquidità senza limiti”.
► GRECIA SEMPRE PIU’ VICINA A USCIRE DALL’EURO
Massourakis evidenzia che dall’inizio della crisi c’è stata una fuga di capitali pari a 72 miliardi di euro di depositi ed ora nell’intero sistema ci sono soltanto 165 miliardi di euro. La probabile uscita dalla Grecia dall’euro, con il conseguente ritorno ad una dracma svalutata, sta spaventando gli investitori e contagiando anche il resto della periferia europea. Sul mercato dei cambi euro/dollaro è sceso in area 1.2650, mentre euro/yen è tornato a scalfire la soglia di 100.