Il dollaro USA mette a segno una due-giorni da protagonista dopo il rally di oggi. Il cambio euro-dollaro vede un gap di giornata, a favore della valuta americana, che si appresta ad essere il maggiore degli ultimi due mesi.
L’apprezzamento dello yen si ferma dopo le due ultime sessioni, con il cambio dollaro-yen che risale dagli abissi sotto quota 108 che avevano preoccupato la Bank of Japan.
Sul fronte europeo, la sterlina interrompe la corsa al rialzo degli ultimi giorni nella giornata di oggi, con il cambio GBP/USD spinto di nuovo verso l’1,42.
Nonostante i dati negativi sulle vendite al dettaglio di oggi e i prezzi alla produzione, come osservabile dal nostro calendario economico, il dollaro USA sembra dimostrare ancora una volta di essere la valuta dominante.
I dati sulle vendite al dettaglio, in calo del -0,3% nel mese di marzo, uniti al calo dei prezzi alla produzione (-0,1%) sembra non abbiano sortito nessun effetto a breve termine nei confronti del dollaro.
Nel primo pomeriggio gli andamenti incerti di giornata hanno preso una piega tutta a favore dell’apprezzamento della valuta americana.
Il cambio euro-dollaro è sceso dall’apertura per oltre 100 punti base, segnando il più grande ribasso giornaliero negli ultimi due mesi.
La frenata ricca di incertezza che il cambio ha vissuto negli scorsi giorni, poco al di sopra dell’1,14, ha trovato in oggi un’inversione decisa al ribasso, tagliando l’importante livello di supporto a 1,131 (in verde).
Nel caso del cambio dollaro-yen le ultime due giornate hanno portato alla situazione opposta.
Dopo il crollo verso nuovi minimi sotto a quota 108, non toccati dal 2014, il cambio ha frenato e invertito il suo andamento a favore del dollaro, facendo respirare la Bank of Japan, che vedeva nell’apprezzamento della sua valuta un problema apparentemente senza soluzione: