In attesa di conoscere le mosse della Bce, che domani dovrebbe annunciare il piano di acquisto di titoli di stato per calmierare le oscillazioni degli spread sovrani, il cambio euro/dollaro ha dunque perso quota dopo aver messo a segno una buona performance nel mese di agosto. In particolare, dai minimi di area 1,2040 toccati lo scorso 24 luglio, il tasso di cambio EUR/USD è arrivato a guadagnare circa 600 pip, ovvero quasi il 5%.
Attualmente la quotazione di euro/dollaro si trova all’interno di un trading range compreso tra 1,2640 e 1,2470-80. Se i supporti di breve periodo dovessero cedere con decisione a seguito della pressione dei venditori, è probabile che il trend rialzista emergente possa definitivamente invertire la rotta lasciando nuovamente spazio all’azione dei venditori.
I prossimi market mover che decideranno le sorti dell’euro per questo scorcio di anno sono, oltre alla riunione di domani del Consiglio Direttivo della Bce, anche la decisione della Corte Costituzionale tedesca sulla legittimità dell’azione del fondo salva-stati per salvare i paesi in difficoltà (12 settembre) e la riunione della Fed, che potrebbe decidere di attuare un nuovo piano di quantitative easing (12-13 settembre).