A questo punto non è più soltanto il dilemma della Grecia dentro o fuori dall’euro a preoccupare gli investitori, bensì anche il possibile tracollo di paesi fino a qualche tempo fa considerati too big to fail come Spagna e Italia. Il sistema finanziario spagnolo rischia il collasso, mentre la terza banca del paese (Bankia) continua a chiedere aiuti finanziari al governo centrale. L’Italia ha fatto le riforme richieste dall’Europa, ma il debito è ancora troppo alto e c’è il rischio di un contagio da Grecia e Spagna.
► TARGET EURO/DOLLARO FINE MAGGIO 2012
L’euro è sotto stress sui mercati valutari e rischia un vero e proprio tracollo contro le major currencies se la BCE e l’UE non interverranno presto con interventi di stimolo monetario adeguati (come accaduto tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012). L’unione fiscale nella zona euro sembra ancora un’ipotesi molto difficile da concretizzare in tempi brevi e ciò non fa altro che aumentare le pressioni ribassiste sull’euro.
► PIANO D’EMERGENZA UE PER USCITA GRECIA DALL’EURO
Le preoccupazioni sono così forti che il governatore della Banca centrale svizzera ha dovuto istituire un team di esperti per valutare le eventuali mosse da compiere per frenare il probabile apprezzamento senza freni della valuta elvetica, in caso di disfacimento dell’euro o uscita di un paese dall’Ue-17. Il cambio euro/dollaro potrebbe dirigersi a 1,18 nei prossimi tre mesi, mentre euro/yen potrebbe tornare a quota 97 e forse anche a 95. Il cambio euro/sterlina, invece, potrebbe raggiungere 0,77 prima 0,75 poi.