Il tasso di cambio euro/dollaro potrebbe risentire molto del downgrade sulla Spagna effettuato dall’agenzia di rating Standard & Poor’s. L’agenzia americana ha deciso di tagliare il giudizio sul merito di credito del paese iberico a “BBB-“ dalla precedente valutazione “BBB+”. Il declassamento porta il rating sui titoli di stato spagnoli appena un gradino sopra il giudizio “junk”, ovvero titoli spazzatura. Stamattina il cambio è sceso sui minimi più bassi degli ultimi nove giorni, toccando quota 1,2825, a un passo dall’area di supporto giornaliera posta a 1,28.
Nella seduta di ieri il cambio euro/dollaro era riuscito a rimbalzare con decisione fino a superare temporaneamente quota 1,29. Tuttavia, a partire da questi livelli di resistenza di brevissimo periodo sono iniziate forti raffiche di vendita, che hanno spinto nuovamente i prezzi verso il basso fin sotto 1,2830. Stamattina c’è grande incertezza sull’andamento delle quotazioni, attualmente poco sotto 1,2850.
La sensazione è che il ribasso del cambio possa continuare ancora e portare i prezzi dritti verso il test dell’area di supporto giornaliera di 1,28. Si tratta di un test chiave per il mercato, considerando anche che su questi livelli passa anche il supporto dinamico fondamentale della media mobile esponenziale a 200 giorni, che rappresenta una sorta di benchmark per le decisioni dei grandi investitori istituzionali.
Nel caso in cui il test di 1,28 dovesse risultare negativo, i prezzi potrebbero mettere a segno un ribasso molto robusto con target successivo a 1,2740 prima e 1,2650 poi. In deciso ribasso troviamo anche il cambio euro/yen, che stamattina ha sfiorato quota 100 e che potrebbe scendere ulteriormente fino a 99,50 – 99 tra oggi e domani.