Il tasso di cambio euro/dollaro sta mostrando un andamento molto negativo negli ultimi due giorni, dopo aver sperimentato un deciso rialzo nella scorsa ottava passando da 1,28 a 1,3070. A partire da ieri sono iniziate forti vendite sulla moneta unica europea, che sta perdendo terreno praticammente contro tutte le principali valute mondiali. Ieri il cambio è sceso fin sotto 1,2940, ma oggi il quadro tecnico si è ulteriormente complicato con la discesa fino a 1,2906. A mettere sotto pressione l’euro sono le scarse aspettative di crescita della zona euro e i timori sul debito della Spagna.
Il Fondo Monetario Internazionale ha tagliato le stime di crescita mondiale per il 2012 e il 2013, puntando il dito principalmente verso la zona euro che dovrebbe mostrare tassi di crescita prossimi allo zero. Inoltre, dopo il via libera ufficiale al fondo salva-stati Esm, ci si chiede quando la Spagna deciderà di chiedere gli aiuti finanziari per evitare il tracollo dell’economia e del settore bancario.
Da un punto di vista tecnico, il tasso di cambio euro/dollaro quota attualmente sotto la key area di 1,2970 ma ha trovato un buon supporto poco sopra 1,29. Su questi livelli di supporto di breve periodo passa anche la media mobile esponenziale a 20 giorni, che rappresenta un ulteriore supporto dinamico. Ciò vuol dire che ci sono discrete possibilità per assistere a un rimbalzo nelle prossime ore.
Tuttavia, in caso di ritorno della pressione ribassista, l’eventuale perdita decisa di area 1,29 dovrebbe spingere velocemente i prezzi al test del supporto di area 1,2880. Se dovesse saltare anche questo supporto-chiave, il cambio euro/dollaro dovrebbe andare ad effettuare il test di 1,28. Per i prossimi 3-5 giorni sembra più probabile una fase di consolidamento tra 1,30 e 1,29.