Il tasso di cambio euro/dollaro si è appoggiato ieri su un’area di supporto giornaliera molto importante posta a 1,2890. Da questi livelli il cambio ha messo in piedi un bullish trend molto robusto, fino a salire questa matttina poco sotto 1,30. Ancora una volta il cambio euro/dollaro si trova a dover fronteggiare l’azione decisa dei venditori sull’ampia area di resistenza posta tra 1,2980 e 1,30. Il buon andamento del cambio è stato favorito dal sentiment positivo sui mercati finanziari, dovuto al buon dato di ieri delle vendite al dettaglio.
In Europa resta elevata l’incertezza sulla Spagna, sulla quale pesa sempre la spada di damocle delle agenzie di rating che a breve potrebbero decidere di abbassare il giudizio sul merito di credito al livello “junk” (spazzatura). L’euro potrebbe soffrire questa eventuale decisione sul rating spagnolo, anche se gli ultimi declassamenti di S&P, Moody’s e Fitch sono sempre stati seguiti da movimenti contrarian che non hanno tenuto conto della bocciatura.
Da un punto di vista tecnico, il cambio euro/dollaro potrebbe effettuare il breakout esplosivo di 1,30, proseguendo così verso la prossimaa resistenza posta tra 1,3050 e 1,3070. Nel brevissimo periodo ci sarebbe anche la resistenza di area 1,3020, che coincide con la trendline ribassista che parte dai top di metà settembre posti in area 1,3170. Ad ogni modo per ora il mini-rally rialzista prosegue, anche se il trend generale nell’ultimo mese è stato laterale.
I prezzi si sono mossi all’interno di un trading range compreso tra 1,3170 e 1,28, senza mai riuscire a superare uno dei due estremi del box. A questo punto è molto probabile che un nuovo importante trend direzionale possa iniziare con l’eventuale breakout esplosivo di uno dei due estremi del rettangolo su base daily, che dovrebbe anche indicare la direzione fino al termine dell’anno in corso.