Nonostante il potenziamento del firewall anti-crisi a 800 miliardi di euro, approvato nel week-end al vertice informale dell’Ecofin a Copenaghen, l’euro resta sotto pressione. Nella prima parte della seduta di ieri, la moneta unica europea ha sofferto tantissimo contro tutte le valute e in particolar modo contro lo yen. Se oggi i mercati dovessero proseguire il rimbalzo iniziato ieri, anche euro/dollaro dovrebbe orientarsi verso l’alto con movimenti sopra quota 1.33.
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Da un punto di vista tecnico, è possibile un test della resistenza di 1.3350 e un allungo ulteriore fino alla major resistence area di 1.3375-80. Tuttavia, ancora una volta è atteso un ridimensionamento delle quotazioni a contatto con questi key-levels. Di converso, un breakout esplosivo rialzista di 1.3380 cambiarebbe completamente lo scenario: il cambio potrebbe ambire nel giro di pochi giorni al raggiungimento dei top di fine febbraio scorso di 1.3485. Una chiusura daily inferiore a 1.3250, invece, aprirebbe le porte a un bearish trend di breve periodo con target 1.3150 prima e 1.30 poi.
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