Il caos politico in Grecia non fa altro che alimentare l’incertezza e far aumentare le probabilità di un crollo dell’euro. Inoltre, secondo la banca d’affari americana Citigroup, la Grecia ha il 75% delle possibilità di uscire dalla zona euro entro fine 2013. Il tasso di cambio euro/dollaro continua a “danzare” sul livello di 1.30, anche se stamattina c’è stato un primo deciso attacco dei venditori che hanno spinto le quotazioni sotto 1.2970.
► PERCHE’ LA GRECIA PUO’ USCIRE DALL’EURO NEL 2012
La battaglia tra Tori e Orsi è davvero accesa e può riservare qualsiasi colpo di scena nel breve periodo. In caso di breakout deciso di 1.2950, il trend ribassista dovrebbe accelerare pericolosamente verso il basso con primo target a 1.2870. Se la pressione dei compratori dovesse aumentare da questi livelli, allora potremmo assistere a un rimbalzo tecnico importante con primo obiettivo di prezzo compreso tra 1.3070 e 1.31.
► HEDGE FUNDS SCOMMETTONO CONTRO LA GERMANIA
L’euro è in calo anche contro le altre major currencies. Il cambio euro/yen è molto vicino al supporto di 103.20, che se perforato al ribasso potrebbe dare il via a una robusta discesa con primo target a 102. Non se la passa meglio euro/sterlina, sui minimi degli ultimi tre anni e mezzo in area 0.8030. Qui ci sarebbe da smaltire un eccessivo ipervenduto, ma non va escluso un nuovo affondo fin sotto 0.80.