La volatilità sta abbracciando soprattutto i mercati valutari, mentre per ora le borse sembrano mantenere un outlook molto positivo. Le correlazioni tra equity, currencies e commodities sono momentaneamente saltate. Gli investitori restano alla finestra in attesa della riunione della BCE di domani, durante la quale il governatore dell’Eurotower, Mario Draghi, potrebbe annunciare uno storico taglio dei tassi sotto la soglia dell’1%.
Gli analisti finanziari si aspettano un taglio di un quarto di punto, anche se c’è chi si sbilancia e ritiene addirittura possibile un taglio del costo del denaro di 50 punti base. Da un punto di vista tecnico, il cambio euro/dollaro è sempre in congestione tra 1,2625 e 1,2560. L’eventuale breakout di uno dei due estremi del rettangolo, ben visibile sul chart a 240 minuti, potrebbe generare un movimento direzionale di breve periodo.
In caso di rottura rialzista di 1,2625, è probabile un approdo in area 1,2650 prima e 1,27 poi. Se, invece, dovesse esserci un breakout esplosivo al ribasso, il cambio euro/dollaro potrebbe raggiungere velocemente quota 1,2520 – 1,2510 e poi puntare al supporto di 1,2440.