Il trend emergente rialzista del tasso di cambio euro/dollaro non è ancora particolarmente robusto, ma da un punto di vista tecnico si stanno consolidando le attese per nuovi apprezzamenti. Inoltre, le recenti dichiarazioni del numero uno della Federal Reserve, Ben Bernanke, che ha praticamente aperto a nuove manovre di politica monetaria espansiva, potrebbero contribuire ad alimentare la fiammella rialzista con obiettivi di prezzo nettamente superiori rispetto ai valori attuali.
I problemi dell’euro non sono di certo scomparsi improvvisamente questa estate, ma per qualche altra settimana gli investitori potrebbero attaccare ancora il dollaro americano in attesa di un nuovo piano di quantitative easing della FED entro fine anno. Venerdì scorso il cambio euro/dollaro ha toccato il livello più alto da circa un mese a 1,2640 circa, per poi correggere nel finale di seduta.
Oggi Wall Street resterà chiusa per festività e i volumi di scambio potrebbero penalizzare l’azione dei compratori. Se il cambio euro/dollaro resterà all’interno della congestione compresa tra 1,2590 e 1,2480, il trend laterale potrebbe rafforzarsi. Di converso, un ritorno deciso sopra 1,26 dovrebbe calamitare nuovamente l’attenzione dei compratori ma sarà fondamentale una chiusura sopra 1,2650 per aumentare le attese di nuovi apprezzamenti nei prossimi giorni.