Il cambio euro/dollaro ha raggiunto l’area di supporto giornaliera di 1,2440, toccando il minimo più basso degli ultimi quindici giorni. Da questi livelli, però, c’è stata una buona reazione dei compratori che hanno esercitato una pressione al rialzo tale da riportare le quotazioni in area 1,25. A questo punto, volendo ipotizzare un rimbalzo tecnico per le borse dopo alcuni giorni non particolarmente semplici, non va escluso che euro/dollaro possa andare a testare nuovamente le resistenze di brevissimo periodo.
Ciò vuol dire che il cambio potrebbe andare a testare la consistenza dell’azione dei venditori in area 1,2520-30 prima e 1,2550 poi. Al momento sembra difficile ipotizzare un breakout esplosivo di quest’area di prezzo e un approfondimento rialzista fino a 1,26 – 1,2650. Tuttavia, il dollaro americano non sembra molto tonico in qquesta fase, complice i continui dati macroeconomici sotto le attese.
► FED TAGLIA STIME DI CRESCITA 2012-2014
Ieri è stata la volta dell’indice di fiducia dei consumatori, risultato in calo e sotto le stime degli analisti, che denota un quadro di rallentamento economico in atto anche negli Stati Uniti e che potrebbe ben presto portare la FED ad essere nuovamente più aggressiva in tema di politica monetaria. Da un punto di vista dei market mover, oggi è attesa anche un’importante asta di BOT semestrali per 9 miliardi di euro.