Da un punto di vista tecnico il cambio euro/dollaro ha formato una nuova congestione tra 1,2290 e 1,2230. A questo punto, il breakout esplosivo di uno dei due estremi del trading range potrebbe dare il via a un movimento direzionale. Se la rottura dovesse avvenire al ribasso, è probabile che i prezzi possano dirigersi verso 1,2180 prima e 1,2160 poi.
Il test dei minimi di periodo di 1,2160 potrebbe creare un sensibile aumento della volatilità. Inoltre, l’eventuale breakout ribassista di area 1,2160 – 1,2150 potrebbe attirare l’attenzione di nuovi venditori, che punterebbero decisi verso il target di 1,2080 prima e 1,20 poi. Sono tante le banche d’affari e i broker che vedono in 1,20 il target per euro/dollaro, anche se altri si spingono ancora più in basso tra 1,10 e la parità.
Le previsioni per un proseguimento del rimbalzo tecnico verso 1,2350 prima e 1,24 poi sono ora meno convinte rispetto a qualche giorno fa. L’euro continua a mostrare una notevole debolezza nei confronti delle major currencies e la sensazione è che il trend ribassista possa ancora proseguire.