In linea generale il target price per euro/dollaro più avallato è di 1,20, ma c’è chi si spinge oltre ipotizzando un approdo in area 1,10 o addirittura sulla parità. Nel breve periodo il cambio sta provando a scardinare l’ampia resistenza su base daily posta tra 1,23 e 1,2330. Finora i tentativi sono risultati vani e i venditori potrebbero approfittarne per distribuire grosse quantità prima di tornare ad esercitare una forte pressione ribassista.
L’euro è molto debole contro dollaro australiano, dollaro canadese, yen e sterlina. La valuta europea potrebbe ben presto tornare a perdere terreno contro dollaro americano e il cambio EUR/USD dovrebbe puntare al breakout ribassista decisivo di 1,2160. Se questa ipotesi dovesse concretizzarsi, il cambio euro/dollaro dovrebbe raggiungere la soglia psicologica di 1,20 e forse velocemente anche 1,19 – 1,18.
Tuttavia, nel brevissimo periodo l’ipotesi di un rimbalzo tecnico non sembra essere ancora tramontata. Un approdo in area 1,2350 prima e 1,24 poi potrebbe, però, attirare l’attenzione di nuovi venditori e aumentare il carburante della successiva discesa in caso di ritorno deciso del bearish trend di medio periodo.