La speculazione sull’euro potrebbe così aumentare, visto che ci sono altri paesi che potrebbero aver bisogno di aiuti finanziari per evitare il crack finanziario (Spagna in primis, ma c’è il rischio contagio per l’Italia). Il tasso di cambio euro/dollaro è sceso questa mattina fino a 1.3008 sui minimi a due mesi. Le difficoltà riscontrate venerdì erano piuttosto evidenti e sono proseguite come da attese anche oggi. E’ chiaro che a questo punto, in caso di breakout deciso di 1.30, il cambio rischierebbe un clamoroso tonfo con primo target a 3-7 giorni posto a 1.2880.
► EURO TORNA NEL MIRINO DELLA SPECULAZIONE AD APRILE 2012
Al momento non sembrano esserci dei driver macroeconomici, né tanto meno di natura grafica, in grado di riportare con decisione le quotazioni su livelli più alti di quelli attuali. Servirebbe un ritorno deciso sopra 1.31, che potrebbe attirare molti compratori per la possibilità di sfruttare un rimbalzo tecnico dai bottom di periodo. Tuttavia, sembra sia più probabile un breakout ribassista di 1.30, soprattutto se le piazze finanziarie europee dovessero nuovamente crollare sotto i colpi delle vendite.
► EURO VA SVALUTATO DEL 30% NEL 2012 SECONDO ROUBINI