A seguito del ritracciamento dal massimo di un mese visto lunedì scorso, non ci sono buone notizie per quanto riguardo il dollaro. Il biglietto verde ha visto Euro e (soprattutto) Yen recuperare nelle ultime ore dopo che ieri una serie di dati macroeconomici provenienti dagli States sono apparsi contrastanti.
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Dati Pil Usa spingono dollaro
I listini mondiali accolgono i dati sul Prodotto interno lordo americano, i quali confermano l’ennesimo ampliamento della prima economia globale a un ritmo poco sotto le aspettative: il dato rivisto del primo trimestre parla di un +0,8%, migliore rispetto al +0,5% della prima lettura e solo leggermente discostato dal +0,9% indicato alla vigilia dagli analisti.
Fed, tassi rialzati in estate: e il dollaro va
Si avvicina sempre di più il nuovo rialzo dei tassi da parte della Fed si fa sempre più vicina nelle aspettative degli investitori. Dopo la pubblicazione dei verbali della riunione di aprile da parte del direttivo gli investitori ne sono sempre più convinti.
Sterlina verso il rialzo
Dopo un periodo caratterizzato prima da un evidente debolezza, la Sterlina ha ritrovato forza, raggiungendo quota 1.4800 per poi ritracciare.
Euro-Dollaro: discesa negativa
Il Cambio euro-dollaro è ancora in difficoltà. Nella giornata di oggi è sceso sotto quota 1,12 aggirandosi anche a quota 1,11935 e chiudendo con un calo del 3,2% in confronto al 3 maggio scorso, data in cui aveva toccato e superato la soglia di 1,15, archiviando la seduta a 1,1569.
Euro-Dollaro: cambio in discesa
Negli ultimi giorni, il dollaro sta godendo di uno stimolo favorevole, che va declinandosi in un graduale recupero di forza della moneta statunitense; il biglietto verde, in effetti, è ormai significativamente lontano dai minimi in area 1.16 in confronto all’euro, registrati nei primi giorni di maggio.
Fed, rialzo dei tassi a giugno per favorire il dollaro
Le ultime minute provenienti da Washington e dal cuore pulsante dell’economia statunitense paiono fugare ogni dubbio.
Forex, quali valute acquistare?
La crisi dell’economia finanziaria della Cina – quest’ultima rischia di crescere al ritmo più basso degli ultimi 25 anni, sta causando un brusco incremento della volatilità su tutti i mercati mondiali, incluso quello delle valute.
Inflazione Uk delude aspettative, calo della Sterlina
Una brusca frenata per la sterlina a seguito dei riscontri sotto le aspettative provenienti dall’inflazione britannica.
La Sterlina potrebbe perdere il 20% in caso di Brexit
Un autentico shock economico. Per il momento è solo un’eventualità, e lo sarà fino al 23 giugno: questa è la data scelta per il referendum che potrebbe decretare la Brexit.