Cambio euro dollaro 26 settembre 2011

L’euro continua a perdere terreno nei confronti del dollaro soprattutto a causa dell’intensificarsi dei timori sulla crisi del debito sovrano e su un probabile default da parte della Grecia. Sull’andamento della divisa europea influiscono negativamente anche le attese su quelli che sono i dettagli del piano predisposto dai funzionari europei per gestire la crisi.

Le incertezze sulle misure di sostegno ai paesi della zona euro che versano in condizioni di difficoltà hanno inevitabilmente intensificato i timori degli investitori, causando una perdita di fiducia e quindi un nuova calo della moneta europea.

Pips Forex: cosa sono e come si calcolano

Tra i termini più utilizzati nel forex c’è senza dubbio la parola pip (percentage in point). In poche parole il pip è il più piccolo movimento che il prezzo di una coppia di valute può subire, ossia la più piccola unità di misura del prezzo utilizzata nel forex.

L’importanza dei pips deriva dal fatto che essi vengono utilizzati per calcolare i guadagni e le perdite dell’investimento, dal momento che per effettuare questo calcolo occorre semplicemente prendere in considerazione il capitale investito e la quantità di pips persi e guadagnati.

Corsi di Forex online

Per riuscire a guadagnare con il forex occorre conoscere bene non solo le caratteristiche del mercato dei cambi ma anche le tecniche di investimento maggiormente utilizzate e le diverse strategie del forex che vengono quotidianamente messe in pratica da piccoli e grandi investitori.

Per farlo è possibile documentarsi tramite libri o siti internet specifici oppure seguire dei veri e propri corsi online dedicati non solo agli investitori alle prime armi ma anche a chi ha già esperienza e desidera ulteriormente perfezionare le proprie tecniche e strategie, dal momento che in genere sono previsti diversi livelli di partenza.

Cambio euro dollaro 23 settembre 2011

Al termine della seduta asiatica l’euro ha registrato un leggero recupero dopo aver toccato nel corso della giornata di ieri i livelli minimi degli ultimi otto mesi contro il dollaro e degli ultimi dieci anni contro lo yen.

Nonostante la ripresa, tuttavia, gli analisti sono concordi nel ritenere che si tratta di un trend che avrà breve durata, ben presto si potrebbe assistere infatti ad un nuovo calo della divisa europea. Tale convinzione nasce soprattutto dalla debolezza e dalla eccessiva genericità dell’impegno preso ieri in serata dal G20.

Simulazione trading forex online

Chi ha intenzione di guadagnare con il forex deve anzitutto documentarsi su quelle che sono le diverse strategie del forex adottate dai trader di tutto il mondo, dopodiché occorre scegliere il forex broker individuandolo tra i migliori broker forex in Italia e nel mondo.

Prima di iniziare a giocare soldi veri, tuttavia, è d’obbligo testare le proprie capacità su siti che consentono di investire nel forex virtualmente, ossia simulando l’investimento mediante l’utilizzo di soldi virtuali. In questo modo è possibile allenarsi e testare le varie tecniche senza rischiare di perdere ingenti somme di denaro.

Cambio euro dollaro 22 settembre 2011

Le nuove misure di stimolo monetario annunciate dalla Federal Reserve al termine della riunione tenuta ieri hanno influito negativamente sull’andamento della divisa europea.

Poco dopo le otto di questa mattina il cambio euro dollaro tratta infatti a 1,3547, in altre parole è stata rotta la soglia di 1,3590 che secondo gli analisti potrebbe essere indice di un nuovo segnale ribassista con un primo target a 1,35 e un secondo in area 1,337-1,335.

Cambio euro dollaro 21 settembre 2011

L’euro registra stamani una leggera flessione nei confronti del dollaro per via dell’attesa sull’esito della riunione di stasera della Federal Reserve. In particolare si prevede che al termine di tale riunione la Banca centrale americana annuncerà nuove misure di stimolo a sostegno dell’economia statunitense dopo il marcato rallentamento della crescita registrato nel corso degli ultimi mesi. L’annuncio dovrebbe arrivare poco dopo le 20:00 ora italiana.

Nonostante il calo di questa mattina, la maggior parte degli analisti ritiene che nel caso in cui le previsioni dovessero rivelarsi fondate, le nuove misure di stimolo per l’economia USA non dovrebbero avere gravi ripercussioni sull’andamento della moneta europea.

Strategia scalping nel forex

Tra le strategie del forex più comuni adottate da coloro che tentano di guadagnare con il forex figura il cosiddetto scalping, ossia una tecnica che consiste nell’effettuare operazioni in margini di tempo molto ristretti (cosiddetti “tick”) e compresi tra alcuni secondi e pochissimi minuti (in genere non più di dieci minuti).

Si tratta di una strategia che se utilizzata nella maniera corretta può consentire di realizzare cospicui guadagni, in particolare il trader che intende utilizzarla aprirà delle posizioni al solo scopo di ottenere un profitto entro pochissimo tempo.

Cambio euro dollaro 20 settembre 2011

Mattinata tranquilla oggi, martedì 20 settembre del 2011, per l’euro, che nei confronti del dollaro si muove attualmente in un trading range molto ristretto appena sotto la soglia di 1,37. Questo dopo che nella serata di ieri, a sorpresa, l’Agenzia Standard & Poor’s ha tagliato il rating sul debito sovrano dell’Italia.

La decisione giunge a sorpresa in quanto il mercato si attendeva una simile decisione da parte di Moody’s, ed invece è arrivata prima S&P che, nel complesso, non ha comunque sinora sconvolto in data odierna il mercato azionario e quello obbligazionario.

Banche centrali pronte a inondare liquidità

I ribassisti sui mercati azionari ed obbligazionari di tutto il mondo in data odierna, giovedì 15 settembre del 2011, sembrano avere per il momento tirato i remi in barca. Questo dopo che le principali banche centrali di tutto il mondo hanno pianificato un’azione coordinata e finalizzata a sostenere il sistema finanziario, a partire dal sostegno alla liquidità in dollari americani.

Stando a quanto si è appreso in questi ultimi minuti, ad intervenire congiuntamente sono state infatti la Bns, Banca nazionale svizzera, la Boe, la Banca centrale d’Inghilterra, la Bce, Banca centrale europea, ma anche la Boj, Bank of Japan, e la Banca centrale americana, ovverosia la Federal Reserve guidata dal Presidente Ben Bernanke.