Mentre Yen e Euro sono in picchiata, il dollaro ha toccato nuovi massimi.
Non si vedevano da ben dodici anni e rappresentano l’enorme divario sussistente tra il biglietto verde e le altre due principali valute mondiali in questo momento storico.
Nel contempo, investitori e non sono in attesa del meeting della Fomc. L’ente operativo facente capo alla Federal Reserve si incontrerà per stabilire le nuove strategie di politica monetaria durante la prossima settimana.
Buone notizie, dunque dagli Usa. Intanto la moneta unica europea è scesa sui minimi da settembre 2003 a quota 1,0785 a metà della seduta asiatica, prima di stabilizzarsi intorno a 1,0796. Ieri alla chiusura di Wall Street il cross euro/dollaro si attestava invece a 1,0853.
Il biglietto verde ha nel contempo ampliato i guadagni nei confronti della valuta nipponica con il cross dollaro/yen che è salito fino a 122, sui massimi da luglio del 2007 e si attesta ora a 121,70.
Con il quantitative easing della Bce entrato in attività, le pressioni sulla moneta unica europea rimangono invece al ribasso. Siamo dinanzi ad un forte parallelismo tra Usa ed Europa e tra Usa e Giappone. Questo parallelismo è offerto dalle dinamiche economiche degli ultimi tempi.
Gli investitori credono che i dati sul mercato del lavoro Usa distribuiti venerdì alimentino le aspettative di una rimozione dell’aggettivo “paziente” dalla forward guidance sui tassi di interesse alla riunione di politica monetaria della prossima settimana. Kenji Yoshii, forex strategist di Mizuho Securities, ha dichiarato a proposito della situazione vigente:
Sembra che gli investitori stiano acquistando il dollaro in anticipo prima del meeting del Fomc della prossima settimana.
Gli investitori, dunque, vogliono anticipare le mosse della Fed.