Il 2 luglio 2013 sarà una giornata importate in borsa per il debutto dell’obbligazione in valuta emessa dalla Banca IMI sull’EuroMot. La banca ha deciso di tornare ad emettere in valuta dopo il periodo di crescita dell’euro e quindi un generalizzato e conseguente ribasso delle altre valute straniere.
Infatti il dollaro australiano si è reso protagonista in negativo di una corposa ed ingente svalutazione portandosi nelle ultime sei settimane di contrattazioni da un cambio a 1,314 rispetto all’euro ad un cambio di 1,4171: in pratica la moneta australiana ha perso nei confronti della moneta unica europa il 7,27%.Gli analisti hanno analizzato la situazione e non considerano questo vistoso calo come un tracollo, ma per tutti coloro che si ritrovano con dei titoli in scadenza si pone un certo problema e comunque una questione da valutare. Il rischio infatti è quello di vedere notevolmente ridotto il guadagno avuto dall’incasso delle cedole negli anni precedenti a causa di una svalutazione non dipesa da nostre scelte.
Nel caso in cui il titolo sia stato acquistato alla pari e in caso di acquisti sotto 100 è palese ed evidente che la svalutazione del cambio può essere attenuata da un riscatto di capitale superiore a quello realmente investito. Il concetto si ribalta del tutto nel caso di acquisto sopra la parità rispetto alle due ipotesi precedenti, cioè con acquisti alla pari o sotto la pari.
L’investitore deve fare quindi molta attenzione nel caso in cui decida di acquistare un titolo in valuta. Deve infatti essere considerato e valutato anche un ulteriore parametro di rischio, il cosiddetto effetto del rischio cambio, come una delle variabili più importanti, anche in virtù del cambiamento del tasso cedolare del titolo obbligazionario stesso.
La svalutazione del dollaro australiano rispetto all’euro è proprio uno dei motivi che hanno indotto Banca IMI a proporre una cedola annua tasso fisso al 6,40%, che è un tasso di interesse leggermente superiore a quelle viste nell’ultimo periodo.