Poche le news che movimenteranno i mercati valutari nelle prime sedute del nuovo anno. Il numero uno della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, affilerà ancora le armi in suo possesso per evitare che l’economia rimanga ancora in frenata.
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Secondo il commento di Davide Marone di DailyFX ” modo il Presidente della BCE in un’intervista al magazine tedesco Der Spiegel non ha mancato di ribadire che l’istituto di Francoforte non vede al momento segni di possibile deflazione e per cui non è in programma nessuna ulteriore azione da parte della Banca Centrale dopo il taglio del tasso di rifinanziamento principale avvenuto a novembre. Lo stesso Draghi ha poi ribadito, ma direi che questo non ci sorprende per nulla, che la crisi nell’eurozona non è di certo superata (direi che ce ne eravamo accorti) ma che vi sono diversi incoraggianti segnali di recupero in alcuni Paesi e alcuni squilibri commerciali e deficit pubblici sono sulla via del riappianamento (sarà…). Al momento non si apprezza nessun movimento significativo che abbia impattato sull’euro ed era difficile aspettarsi il contrario, dopo le vere e proprie montagne russe dello scorso venerdì.
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Come già, perfino stucchevolmente, ripetuto nei giorni scorsi, si tratta di sessioni di mercato a liquidità rarefatta il che rende i contesti tecnici verosimilmente congestionati ma potenzialmente soggetti a strappi e fiammate di volatilità tipicamente “utili” esclusivamente alla caccia di stop loss e all’eliminazione di molti operatori nel momento in cui i livelli tecnici di supporto e resistenza vanno letteralmente a sporcarsi per poi, i prezzi, rientrare nei range precedentemente individuati.