La moneta della settimana è la lira turca, che continua a crollare e a far guadagnare su chi aveva scommesso su una sua caduta. Questa settimana la moneta di Ankara aveva già perso il 10% rispetto al dollaro, ma la mattinata di oggi è stata terrificante per la lira.
L’apertura
All’apertura dei mercati la la lira turca ha segnato subito un crollo del 13,5% sul dollaro. La lira è sotto attacco, come era stato ampiamente previsto. La politica turca non sta aiutando la moneta, e oggi servono 6,3 lire per acquistare un dollaro. Poi il leggero recupero fino a 5,81, per risalire a 6,01 (10:00 CEST).
Il presidente turco Tayyip Erdogan è intervenuto per tranquillizzare i mercati. I turchi “non si preoccupano”, avrebbe detto il presidente, nonostante la moneta sia ai minimi storici.
Gli investitori sono però preoccupati dalle tensioni con gli Stati Uniti, dopo l’arresto del pastore evangelico Andrew Brunson. L’accusa di Ankara è di terrorismo, e a Washington si è deciso di sanzionare due ministri turchi. Al vaglio anche restrizioni doganali contro il paese dei due continenti.
Per Erdogan si tratta di manovre contro la Turchia. “Ci sono varie campagne che vengono condotte. Non gli date retta. Non dimenticate, se loro hanno i loro dollari, noi abbiamo il nostro popolo, il nostro Dio. Lavoriamo sodo. Pensate a dove eravamo 16 anni fa e dove siamo adesso”.
Ma ci sarebbe anche l’ingerenza di Erdogan sulla politica monetaria, possibile grazie ai nuovi poteri del presidente, che vuole abbassare i tassi per stimolare la crescita.