Dopo la raffica di dimissioni nel governo May che ha fatto cadere la sterlina ieri, i mercati riducono i loro timori sulla Brexit, e così la moneta britannica oggi può rimbalzare.
La May dovrà passare l’esame del parlamento, ma la Gran Bretagna non potrà tirare troppo la corda con la UE, sia per motivi di politica interna, che per motivi economici.
Impossibile ignorare che il referendum è stato vinto sul filo di lana, e la metà dei Britannici è contraria all’uscita. Impossibile anche isolarsi, nel mondo globalizzato.
La moneta britannica
La sterlina rimbalza oggi sul dollaro, con la oppia GBP/USD su dello 0,34% a 1,2812 prima dell’apertura dei mercati europei. Ieri la moneta britannica era scesa fino a 1,2739 dopo le dimissioni di alcuni ministri.
Il partito conservatore britannico potrà contare già su 16 parlamentari dichiaratamente contro la bozza, quando si andrà a votare alle camere.
Ma la Brexit morbida alla fine si farà, altrimenti salterebbero le facilitazioni tra le due aree per passare alle regole doganali dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. Eventualità da scongiurare, soprattutto per la Gran Bretagna. Il rimbalzo della sterlina oggi è da inquadrare dunque in questo senso, e non solo come una mera manovra speculativa.
Sale l’indice del dollaro dello 0,09% a 96,88, con la coppia USD/JPY che scende dello 0,30% a 113,30, e la coppia EUR/USD giù dello 0,01% a 1,1326.