La settimana passata non è stata rivelatrice dal punto di vista di movimenti significativi di mercato. Sul fronte valutario il dollaro americano ha vissuto una fase di consolidamento senza però riuscire a raggiungere l’importante soglia dei 10.600 punti; ci riferiamo naturalmente alla quotazione del FXCM Dollar Index, spiega Matteo Paganini di Fxmc. Sul fronte azionario i buoni segnali di ripresa che pure avevamo evidenziato si sono sviluppati discretamente, per poi lasciare spazio nel finale delle contrattazioni settimanali a sovra-reazioni legate all’acuirsi delle tensioni Russia-Ucraina, uno solo dei diversi focolai di guerra che attualmente imperversano.
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Imperterrito invece il rialzo del Bund, oramai su livelli storici. Tasso di disoccupazione confermato come da attese al +6,4% e variazione dei sussidi di disoccupazione con aspettative pari a -30k e release migliorativa a -33,6k. Accento però sull’Indice dei Salari Medi in quanto permetteva di effettuare una proiezione su quello che poco più tardi si sarebbe poi detto sull’inflazione. Una non-crescita dei salari medi, unita ad un lieve rallentamento dell’economia della regina, ha condotto non a previsioni al rialzo sull’inflazione che anzi è scesa con dato negativo a -0,2% rispetto al consensus di -0,1%: il report della Bank of England sull’inflazione ha messo in luce in primo luogo come il MPC (braccio di politica monetaria dell’istituto centrale britannico) veda “elevata incertezza” rispetto dunque al percorso di crescita dell’economia. Questi infatti i nodi cruciali: in primis, la crescita dei salari nel 2014 a +1.25% dimostra un gap con il +2.5% della previsione di Maggio; in secondo luogo, la previsione per la disoccupazione è di un target al 5,4% in 2 anni ed inoltre l’attestazione che il mercato stimi un rialzo dei tassi nel primo trimestre 2015 per un livello target al 2% entro il quarto trimestre del 2016. Il Governatore Mark Carney ha affermato che non c’è nessuna soglia numerica che debba essere raggiunta nel dato sulla crescita dei salari affinché venga implementato un aumento dei tassi. Mercoledì le Minute della BoE e oggi alle ora 10.30 l’inflazione, da seguire attentamente, un dato peggiore delle attese potrebbe pesare sul pound.