Sul mercato FOREX la regina della giornata è stata la sterlina britannica che ha guadagnato terreno contro tutte le principali divise internazionali (+1% contro rand suadfricano, +0,30% contro euro, +0,20% vs dollaro statunitense).
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La forza della sterlina UK è legata ai dati macroeconomici pubblicati dall’ONS (Office for National Statistics). L’Ufficio di Statistica nazionale ha reso noto che l’indice dei prezzi al consumo ha mostrato in aprile un aumento dello 0,4% su base mensile (attese +0,3% m/m) e dell’1,8% su base annuale (aspettative +1,7% a/a), spiega Filippo A. Diodovich Market Strategist IG Italia. A marzo l’indice CPI aveva mostrato un incremento dell’1,6% a/a. Le cifre macro confermano che da un punto di vista di pressioni inflazionistiche la Gran Bretagna non ha particolari problemi. Il MPC (Monetary Policy Committee) puo’, quindi, avere le mani libere per utilizzare una più ampia gamma di strategie monetarie. La Bank of England potrebbe essere una delle prime banche centrali tra i paesi occidentali a rialzare il costo del denaro.
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Deludenti performance invece per il dollaro australiano. La flessione dell’AUD è legata, in prevalenza, al debole momento dell’economia aussie dopo i forti ribassi delle quotazioni del ferro e al possibile downgrade da parte di S&P’s del giudizio tripla A sul debito. Anche i verbali dell’ultimo meeting della RBA (Reserve Bank of Australia) hanno indebolito il dollaro australiano. Le autorità monetarie hanno confermato che i tassi d’interesse rimarranno al 2,5% ancora per un periodo prolungato di tempo.