Le fluttuazioni sono continue e queste sono dipese dai continui dati che arrivano dal nuovo e dal vecchio continente. Appena quindici giorni fa sono stati presentati i dati economici degli Stati Uniti i quali potevano sembrare tutto tranne che buoni, la ripresa economica è lenta e a confermarlo è stato anche il presidente della FED Bernanke.
Nonostante questi dati il rapporto tra dollaro ed euro è salito di 2 punti percentuali, questo valore è però dipeso non tanto da un aumento del dollaro, quanto a un deprezzamento dell’Euro che si trova costretto ad affrontare un periodo di forte instabilità dovuta alla situazione in Grecia, Portogallo e Irlanda.
In effetti la situazione in Grecia è parecchio critica e alcuni esponenti economici tedeschi hanno ipotizzato di coinvolgere i privati per finanziare lo stato greco con 20-25 miliardi di euro e il fatto di voler coinvolgere le banche, le assicurazioni e i fondi è decisamente un metodo per non esporre la Banca Centrale Europea e di conseguenza anche la Germania che risulta essere maggiormente impegnata in Grecia rispetto agli omologhi europeri.
A questo punto l’idea di fondo è molto chiara, investire nel forex, anche in momento delicato come questo è possibile, ma la sicurezza consiste nel tenere in affidamento la valuta il più breve tempo possibile senza avere esposizioni lunghe e per lunghe si intente anche una o due settimane. L’investimento repentino di una giornata è per il mercato del forex la situazione ideale in un momento così difficile.