Non siamo ai livelli del Brexit e il nostro referendum costituzionale è facile che interessi soltanto il panorama nostrano. Tuttavia alcuni analisti iniziano a valutare quel che succederà se gli italiani decideranno di votare si o no.
Votare sì o votare no? Cosa bisogna fare in questo referendum costituzionale per orientare mercato e forex? Gli italiani non hanno una posizione unitaria sul fronte referendario ma si sono spaccati. Il quesito maggiore resta legato al dopo referendum visto l’annuncio di Renzi: se vincesse il no si dimetterebbe ritirandosi in toto dalla vita politica italiana.
Un annuncio perentorio che gli investitori non hanno preso sul serio, tant’è che il presidente del Consiglio ha rivisto quasi subito la sua posizione e ha deciso di rinunciare alla personalizzazione della consultazione referendaria: insomma qualsiasi sia il risultato del referendum, ci saranno elezioni soltanto nel 2018.
Si voterà dunque il 4 dicembre e gli italiani saranno chiamati a dire Sì o No alla riforma della Costituzione proposta dal ministro Boschi e appoggiata da Renzi. Le novità che sarebbero introdotte non sono lievi: ci sarebbe l’abolizione del bicameralismo paritario e del Cnel, la riduzione del numero di parlamentari e la modifica del quorum per l’elezione del presidente della Repubblica, nonché l’aumento delle firme necessarie per proporre una legge di iniziativa popolare. Personaggi come Renzi e Napolitano si sono schierati per il Sì dicendo che il bicameralismo e la minorità dell’esecutivo sono le due debolezze della Repubblica Italiana. I comitati del No, invece, sono supportati da costituzionalisti ed opposizione che additano la riforma come uno strumento per stravolgere i principi della Costituzione verso un nuovo autoritarismo.