Il dollaro era tornato a scendere nella giornata di ieri, a favore dell’euro e della sterlina. Questa mattina l’inversione di tendenza, con i mercati che tornano a chiedere il biglietto verde. Ieri Trump aveva scatenato il calo, con le critiche dirette alla Federal Reserve e il suo governatore Jerome Powell, che aveva mantenuto invariati i tassi sulla divisa Usa.
Da tempo il presidente americano chiede un dollaro a basso costo per spingere l’economia Usa, che in verità, per i dati pubblicati ieri, non va affatto male. La Fed invece sceglie la cautela e l’attesa, anche perché ci sono i dati europei che hanno spinto su l’euro.
L’Europa sembra aver superato il periodo di rallentamento, o almeno sembra che gli allarmi lanciati nei mesi scorsi erano sovrastimati. Non c’è una forte accelerazione, ma i dati italiani e tedeschi sono migliori della previsioni.
Le coppie
Nonostante tutto, l’euro resta vicino ai minimi storici sul dollaro. Alle 09:15, la coppia EUR/Usd scende dello 0,12%, ponendosi alla quotazione di 1,1163 dollari. La coppia GBP/USD scende dello 0,10% a 1,3021 dollari.
Il dollaro sale leggermente anche sullo yen, con la coppia USD/JPY su dello 0,02% a 111,53 yen, mentre la coppia USD/CAD scende dello 0,03% a 1,3468 dollari canadesi.