L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha deciso di tagliare il giudizio sul merito della Grecia di lungo periodo a “SD” (selected default), ovvero default parziale, dalla precedente valutazione di “CCC”. Il nuovo giudizio è appena un gradino sopra il livello “D”, ovvero default totale. Il rating “SD” indica che è in corso un default selettivo, ovvero sono venute meno le garanzie su determinate obbligazioni ma non su tutte. Insomma, ci troviamo sempre dinanzi a un paese in bancarotta, ma il default è limitato a determinati titoli e non si protrae nel tempo.
Il taglio del rating è avvenuto a pochi giorni dall’annuncio del lancio del piano di buyback sul debito da parte della Grecia per complessibi 10 miliardi di euro. Si tratta di una misura necessaria, richiesta dalla stessa troika per accedere al terzo pacchetto di aiuti finanziari e ad altre misure che permetteranno ad Atene di evitare la bancarotta più totale e la probabile uscita dalla zona euro.
Tuttavia, dopo la conclusione dell’operazione – che dovrebbe avvenire il prossimo 17 dicembre – l’agenzia di rating potrebbe tornare ad alzare il giudizio a CCC. Intanto, sul Forex il tasso di cambio euro/dollaro è inserito in una fase di ritracciamento tecnico che finora ha riportato le quotazioni poco sotto 1,3050. In attesa della riunione della Banca Centrale Europea, che alle ore 13,45 annuncerà il nuovo livello dei tassi di interesse, il cambio potrebbe scendere ulteriormente fino a 1,3020.
La BCE dovrebbe mantenere fermi i tassi allo 0,75%, anche se qualche analista finanziario non esclude del tutto un possibile taglio di un 25 basis point allo 0,5% considerando la recessione e le difficoltà nel mercato del credito. Alle ore 14,30 è attesa la conferenza stampa di Mario Draghi, mentre in mattinata alle ore 11 ci sarà la comunicazione del pil preliminare della zona euro nel terzo trimestre dell’anno.