Le previsioni forex della prima settimana di dicembre avevano lasciato intuire quella che sarebbe stata l’attuale situazione di cambio. Dopo EUR/USD della giornata di ieri ecco i dati di conversione tra la sterlina inglese ed il dollaro americano. Per il momento non sembra esserci nulla di veramente nuovo per la moneta della Gran Bretagna e per la valuta degli Stati Uniti d’America.
Ci si ritrova ancora il GBP/USD che si scontra con la pressione di vendita ritrovandosi a scendere a 1,6298 che è il vecchio ribassista massimo, dal più alto a 1,6438. Per quanto riguarda gli indicatori, di momentum e di tendenza, si evidenzia che attualmente sono tutti rialzati. Tuttavia quest’ultimi sono in condizioni marginali d’ipercomprato e si potrebbero influenzare in quelle che sono delle battute d’arresto comunque contenute. Praticamente ci si ritrova davanti la situazione che mette in chiara evidenza una notevole rottura in rialzo di quella che è la resistenza chiave a 1,6388 che definisce una possibile estensione di forza a 1,6746. Per il momento resta il fatto che non è comunque riuscita a portare a termine nuovi massimi sottolineando un nuovo calo a breve termine.
Ora si fa attenzione alla prossima resistenza. Quest’ultima entrerà in gioco a 1,6440 con il massimo al 2 dicembre, 1,6488 con il massimo al giorno 8 agosto 2011, 1,6625 con il massimo al 18 agosto ed infine 1,6746 con il massimo al 2011. Per quanto riguarda i livelli di supporto per ora sono a 1,6265 per il vecchio massimo di fascia, 1,6093 con MM a 21 giorni, 1,6045 con il top inferiore, 1,5884 con il massimo al 13 settembre, 1,5759 con il massimo al 17 giugno, 1,5708 con il 61,8% di Fibonacci sul rally tra il mese di luglio e di ottobre, 1,5600 con resistenza diventata supporto e 1,5429 con minimo 28 agosto.
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