Il tasso di cambio sterlina/dollaro ha iniziato il 2013 con grandi difficoltà, nonostante il forte appetito per il rischio – presente sui mercati finanziari da alcune settimane – sia stato quasi sempre una variabile in grado di favorire l’apprezzamento del pound. In realtà, le cose stanno andando diversamente e il cable ha già perso più del 3% dai massimi di inizio anno di 1,6380 toccati il 2 gennaio. Stamattina il cable è sceso fino in area 1,5840, toccando il minimo più basso degli ultimi due mesi.
La debolezza della sterlina, evidente anche contro l’euro, è la conseguenza dei timori degli investitori per un possibile downgrade da parte delle agenzie di rating sul debito sovrano britannico. Attualmente il giudizio sul Regno Unito è sul livello di massima affidabilità creditizia da parte di tutte e tre le principali agenzie internazionali. Tuttavia, sia Moody’s che Fitch hanno dichiarato alcune settimane fa che il rating AAA era in pericolo.
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A preoccupare le agenzie di rating è l’elevato deficit di bilancio e la crescita anemica dell’economia. Inoltre, la speculazione ribassista ha iniziato a mordere sempre più a seguito delle recenti dichirazioni del premier David Cameron, che ha parlato apertamente della possibilità di uscire dall’Unione Europea nei prossimi mesi. Sul forex la sterlina continua a restare sotto pressione rispetto a dollaro ed euro.
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Il tasso di cambio sterlina/dollaro, dopo aver perso la soglia psicologica di 1,60, dovrebbe andare a testare l’area di supporto di 1,58. In caso di perdita decisa di questo livello, il cable potrebbe approfondire il ribasso fino a 1,57 prima e 1,56 poi entro fine mese. In difficoltà anche il cambio euro/sterlina, che stamattina ha toccato il top più alto da marzo 2012 poco sopra 0,84.