I trader che operano sul mercato del Forex, negli ultimi giorni e durante le ultime sessioni assistono a un forte rally della sterlina inglese che riflette le scommesse degli investitori sulla crescente divergenza di politica monetaria tra la Bank of England (sempre più aggressiva, e sulla strada per un rialzo dei tassi) e le banche centrali quali ad esempio la BCE, la Swiss National Bank (SNB) e la BoJ.
Tuttavia il rialzo della sterlina contro il dollaro lascia nell’aria molti dubbi e suscita altrettante perplessità. Ciò che costituisce stupore è l’apparente capacità di recupero della sterlina sul cross GBP/USD, malgrado il fatto che la Fed sembri ormai molto vicina ad innalzare i tassi, molto prima di quanto farà la Bank of England.
Non sottovalutiamo le implicazioni sul Regno Uniti che derivano dalle difficoltà dell’Eurozona.
I forex trader sembrano ignorare gli strettissimi legami economici tra il Regno Unito e il resto d’Europa. Questa relazione limita la capacità della BoE di “scollegarsi” dall’orientamento di politica monetaria della BCE e la situazione economica nell’Eurozona e, di conseguenza, rimane difficile la possibilità di ulteriori rialzi della sterlina contro l’Euro. In particolare, a seguito della crisi finanziaria globale, nel 2008 c’è stato un aumento significativo degli investimenti diretti esteri (IDE) in entrata e, come risultato, gran parte dell’industria del Regno Unito è entrata a far parte di una filiera integrata verticalmente.
Come parte di questa filiera, il Regno Unito sta importando input dall’estero per la prosuzione di output che vengono venduti prevalentemente sul mercato interno.
Questo costituisce due importanti effetti sulla sterlina:
1) Il primo si configura con il deterioramento strutturale della bilancia commerciale del Regno Unito, nello specifico nei confronti dell’UE. I grandi deficit dovrebbero continuare ad impedire il prolungamento di qualsiasi rally della sterlina da qui in poi.
2) In seconda istanza, il Regno Unito subisce la deflazione nell’Eurozona mediante i prezzi inferiori degli input importati dall’Europa. Come esempio di come il recente aumento degli IDE europei nel Regno Unito agisce come freno sull’inflazione nel Regno Unito, occorre considerare le guerre dei prezzi in corso tra i venditori al dettaglio tedeschi per i prodotti alimentari, entrati nel mercato del Regno Unito negli ultimi anni.