Appare sempre più in alto il cross dollaro-lira turca USD/TRY, che raggiunge in questi giorni un nuovo massimo attestandosi a quota 3,0683, guadagnando oltre il 31% dall’inizio dell’anno.
Quali sono le cause che stanno erodendo il valore della lira turca così rapidamente?
La crescita dell’economia della Turchia si mantiene su ritmi abbastanza buoni, ma ha segnato comunque un drastico ridimensionamento rispetto agli anni passati. Il contesto internazionale e la vicinanza con la Siria in piena guerra civile non aiutano la situazione interna, caratterizzata da instabilità politica nell’attesa di nuove elezioni previste per il 1° Novembre.
“L’effetto Cina” si è fatto sentire davvero molto ad Ankara. I tumulti dei mercati finanziari cinesi, scaturiti dal rallentamento dell’economia del gigante asiatico, hanno comportato un generale clima di sfiducia nei confronti dei mercati emergenti.
Sorprende il PIL della Turchia che, nel terzo trimestre, è cresciuto più di quanto ci si aspettasse ed ha segnato un +3,8%. Il merito è da attribuire in buona parte all’aumento del 5,6% della spesa per i consumi. L’aumento della domanda, d’altra parte, spinge i prezzi al rialzo e dà impulso all’inflazione che già a Luglio aveva raggiunto il +7%, ben lontana dall’obiettivo del 5% della Banca Centrale turca.
La svalutazione in corso sta erodendo anche i benefici del calo del prezzo del petrolio, facendo sì che in Turchia l’oro nero mantenga un costo elevato.
Proprio ieri Erdem Basci, governatore della Banca Centrale della Turchia, ha confermato il tasso d’interesse al 7,5%, deludendo così le aspettative di quanti auspicavano un incremento del tasso per frenare l’inflazione e invertire la tendenza della valuta turca in pieno crollo.
La reazione dei mercati ha quindi mosso nuovamente la Lira turca al ribasso e ieri il cambio dollaro-lira ha toccato un massimo di 3,0387.