Di concerto con la riunione dell’Eurogruppo di oggi, in cui i ministri delle finanze discuteranno dell’ultima proposta della Grecia, sul Calendario Economico è in progetto una lunga serie di market mover e dati economici che interesseranno investitori e forex trader.
Oltre alla decisione dell’Eurogruppo circa la proposta della Grecia di mettere in campo un terzo piano di salvataggio della durata di 2 anni, che prevederebbe anche un haircut del debito, ad essere interessate alle pubblicazioni di dati economici saranno l’Eurozona e gli Stati Uniti, con relativi e possibili effetti sul cambio euro-dollaro EURUSD.
L’indice PMI manifatturiero relativo al mese di giugno verrà pubblicato per la maggior parte dell’economie d’Europa nel corso della mattinata.
La versione rivista di questi market mover di solito causano una reazione ridimensionata sul mercato, anche se c’è sempre spazio per grandi revisioni. La lettura a sorpresa della scorsa settimana ha mostrato una spinta di fiducia, nonostante il dramma greco che pesa ormai da mesi. Sarà interessante vedere se lo stesso sentiment sarà avvertito in tutto il resto d’Europa.
- 09:15 – Indice PMI manifatturiero Spagna
- 09:45 – Indice PMI manifatturiero Italia
- 09:50 – Indice PMI manifatturiero Francia
- 09:55 – Indice PMI manifatturiero Germania
- 10:00 – Indice PMI manifatturiero finale Eurozona
Negli Stati Uniti assisteremo al market mover del PMI manifatturiero (versione rivista), seguito poco dopo dal PMI manifatturiero ISM; il secondo market mover è, di solito, quello più seguito nel mercato del Forex.
Verrà pubblicato anche il report sui Non Farm Payrolls ADP relativi all’occupazione nel settore privato negli Stati Uniti. Ricordiamo che già domani ci aspetterà il market mover sui Non Farm payrolls del settore pubblico, quello che più influenza il sentiment sul mercato del lavoro e il dollaro USA.
I NFP ADP si prevede mostreranno 219.000 nuovi posti di lavoro aggiunti all’economia nel mese di giugno; sappiamo però che su questo dato, di solito, le stime si rivelano ben lontane dal dato finale, come lo scorso mese con lo scarto di 79.000 unità.