La giornata di ieri è stata negativa per l’euro, che ha perso terreno sia nei confronti del dollaro americano che dello yen. La moneta unica non è riuscita ad approfittare di alcuni market mover positivi, come ad esempio il lieve miglioramento della fiducia economica e delle vendite al dettaglio, ma soprattutto dell’avvio del programma di finanziamento a breve termine del fondo salva-stati Esm, che ha lanciato la sua prima emissione di bond trimestrali del 2013 spuntando tassi negativi. Inoltre, il Giappone ha dichiarato di voler comprare questi bond per sostenere l’euro.
Sul forex, però, la reazione degli investitori a queste notizie pro-euro non ha generato la corsa all’acquisto della moneta unica. Il tasso di cambio euro/dollaro ha rotto il micro-supporto di 1,31, scendendo fin sotto 1,3060. Stamattina, il cambio è salito fino a 1,3093 senza sfiorare nemmeno 1,31, poi ha cominciato nuovamente a perdere quota. Attualmente la quotazione è pari a 1,3080.
► FOREX: TARGET EURO/DOLLARO GENNAIO 2013
Nelle prossime ore i compratori potrebbero tentare ancora una volta di riconquistare area 1,31, ma in caso di breakout esplosivo del supporto di brevissimo periodo posto a 1,3050 dovrebbe avvenire un sell-off in grado di spingere i prezzi fino al nuovo test di area 1,30. L’eventuale approdo sull’area di supporto giornaliera di 1,30 dovrebbe generare un deciso aumento della volatilità.
► ESM: PRIMA ASTA BOND TRIMESTRALI A TASSI NEGATIVI
In caso di discesa decisa sotto 1,30, il cambio euro/dollaro dovrebbe approfondire il ribasso fino a 1,2950 prima e 1,29 – 1,2880 poi. Ieri ha evidenziato qualche difficoltà anche il cambio euro/yen, che però da stanotte è in deciso rialzo grazie al ritorno delle vendite generalizzate sulla moneta giapponese.