Il tasso di cambio euro/dollaro sta formando una fase laterale sui top di periodo, dopo aver incontrato una forte resistenza in area 1,34. Sette giorni fa le quotazioni erano sui massimi degli ultimi dieci mesi a 1,3403, ma da quel momento l’andamento del cambio è stato piuttosto incerto complici anche le prese di profitto dei trader di breve termine a seguito del robusto rally delle ultime settimane. Venerdì 18 gennaio c’è stato un nuovo tentativo dei compratori di superare l’area di resistenza di 1,34, ma senza successo.
Sul forex sembra possa iniziare una fase di ritracciamento fisiologico per l’euro, che negli ultimi tempi ha corso molto nei confronti di dollaro, yen, sterlina e franco svizzero. Per quanto riguarda il cambio euro/dollaro, da un punto di vista tecnico è possibile un approfondimento ribassista verso 1,3150 in caso di breakout ribassista deciso del supporto posto in area 1,3250.
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Oggi, considerando la chiusura di Wall Street per festività, i volumi sul cambio dovrebbero risultare inferiori alla media ma non va escluso che possa comunque esserci un movimento direzionale intraday rilevante, visto che stamattina c’è grande attesa per il dato sull’inflazione in Germania mentre nel pomeriggio avrà inizio la prima riunione dell’anno dell’Eurogruppo, che dovrebbe affrontare per lo più il problema legato al salvataggio di Cipro.
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Il tasso di cambio euro/dollaro è comunque giunto nella zona di target indicata da molti broker, asset manager e banche di investimento di caratura internazionale, come ad esempio Credit Suisse e Invesco che vedono un target in area 1,35 nel primo semestre dell’anno. Qualche trader più aggressivo si è spinto addirittura a ipotizzare un approdo in area 1,40, ma laa sensazione è che il cambio possa muoversi nel breve periodo tra 1,30 e 1,34.