Venerdì è stata una seduta molto positiva per l’euro sui mercati valutari, complice il boom inatteso dell’indice Ifo tedesco che ha evidenziato come la fiducia delle imprese tedesche stia migliorando sensibilmente negli ultimi tempi ben oltre le stime di consensus. Nei giorni precedenti erano arrrivate altre importanti indicazioni macro dalla Germania, con l’ottimo Zew e i progressi dal fronte della manifattura. Sul forex l’euro continua a salire con decisione rispetto a dollaro, yen, sterlina e franco svizzero, ma anche con le valute di paesi emergenti.
Sul forex il tasso di cambio euro/dollaro ha evidenziato la chiusura più alta da inizio dicembre 2011 a 1,3470 circa. Inoltre, i prezzi hanno toccato il livello più alto da inizio marzo 2012 a 1,3480 circa. A questo punto il target price di 1,35 segnalato da alcune banche d’affari e da broker internazionali sembra davvero a portata di mano. I prezzi hanno comunque raggiunto un’area di resistenza giornaliera molto importante posta tra 1,3470 e 1,3480.
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In caso di breakout esplosivo di 1,3480, il cambio euro/dollaro dovrebbe raggiungere facilmente quota 1,35 e spingersi verso la successiva resistenza di area 1,3550 – 1,3570. Alcuni analisti finanziari ritengono che l’euro possa addirittura salire fino a 1,40 sul dollaro americano nei prossimi mesi, soprattutto se dovesse confermarsi l’attuale scenario di forte appetito per il rischio sui mercati internazionali.
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Stamattina, però, il cambio è interessato da fisiologiche prese di beneficio che hanno spinto per ora i prezzi fin sotto 1,3450. Non va escluso un pullback più robusto verso 1,34, ma il sentiment resta assolutamente positivo e le probabilità di un nuovo allungo nel giro di 2-3 giorni restano molto elevate. A far cambiare il quadro tecnico potrebbe essere solo una chiusura daily inferiore a 1,34 – 1,3380.