Buone notizie per la moneta unica dopo il recente exploit del biglietto verde.
L’euro recupera in parte dai minimi del giorno. Tuttavia sullo sfondo permangono le tensioni legate ai timori per le finanze della Grecia. Giugno è iniziato e non sarà un mese facile. Da due settimane a questa parte, i mercati discutono prevalentemente di questa situazione. C’è da raggiungere un’intesa con il Fondo Monetario Internazionale per pagare la rata del debito e più volte il governo Tsipras ha dichiarato che il Paese non ha i fondi necessari per farlo.
Di contro, gli aiuti da parte del resto dell’Europa sembrano esserci ma sembrano essere sempre di meno. Mancano quattro giorni prima che arrivi il 5 giugno e suoni il gong, essendo l’ultima data disponibile per trovare una soluzione.
Atene intanto ha mancato ieri la scadenza autoimposta per il raggiungimento di un accordo e l’euro risente del permanere dei dubbi riguardo a un accordo con i creditori. La moneta unica ha lasciato così i massimi della settimana toccati venerdì contro il dollaro a 1,1006 dollari.
“Ci sono circa 260 miliardi di euro di bond in scadenza nelle prossime sei o sette settimane. È abbastanza probabile che una significativa porzione di questi bond non verrà sostituita… questo dovrebbe tenere l’euro sotto pressione” dice Peter Kinsella, currency strategist a Commerzbank.
Mancano esclusivamente quattro giorni alla scadenza della rata di 300 milioni di euro al Fmi, in calendario il 5 giugno.
Il commissario Ue all’Energia, il tedesco Gunther Oettinger, ha dichiarato al quotidiano ‘Die Welt’ in edicola oggi che è possibile che Grecia e creditori internazionali raggiungano un accordo in settimana.