L’euro è sulla via del recupero di parte delle perdite contro il dollaro statunitense grazie ai buoni progressi della giornata di oggi, tuttavia rimane sotto pressione sui timori relativi alla situazione del debito greco che continuato a gravare sull’intera economia europea e dunque sui mercati.
Il forte market mover sul sentiment dei consumatori fatto segnare dall’Università del Michigan supporta invece la domanda del biglietto verde, ma non abbastanza.
Il cambio euro-dollaro EURUSD è cresciuto portandosi da quota 1,1152, il minimo dell’8 giugno, fino a colpire 1,1224 nelle prime ore della sessione USA, ancora giù dello 0,32%.
L’euro-dollaro sembra aver trovatosupporto a 1.1080, il minimo dell’8 giugno e resistenza a 1,1332, il massimo di giovedì.
L’euro rimane sotto pressione dopo che il Fondo Monetario Internazionale ha abbandonato i colloqui sul debito greco giovedì, accusando Atene di non voler scendere a compromessi sulle riforme del mercato del lavoro e delle pensioni.
Il primo ministro greco Alexis Tsipras riprenderà i colloqui a Bruxelles con il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker oggi. Tuttavia, l’incontro è ancora in dubbio.
Un portavoce del governo ha detto il team per le negoziazioni della Grecia è «pronto» a intensificare gli sforzi per concludere un accordo «anche nelle prossime 24 ore.»
Nel contempo, in un rapporto preliminare, l’Università del Michigan ha riferito che il suo indice su lsentiment dei consumatori è salito a quota 94,6 questo mese da una lettura di 90,7 a maggio, contro le aspettative di un aumento a 91,5, come mostrato sul Calendario Economico aggiornato in tempo reale.
La UoM ha inoltre pubblicato le aspettative sull’inflazione per i prossimi 12 mesi per un aumento al 2,7% a giugno, contro il 2,8% calcolato a maggio.