In chiusura di settimana, sul mercato del Forex, si mette male per la valuta europea. Al termine della prima parte della sessione giornaliera, infatti, le quotazioni dell’euro sono in ribasso.
La divisa unica del ‘Vecchio continente’ ha perso abbastanza terreno in confronto alle altre principali monete. Nello specifico, si registra che il cambio eur/usd è apparso in calo dello 0,4% a quota 1,094 dopo che alla vigilia si era spinto fino a 1,10. Cosa ha fatto scaturire questa flessione dell’euro, con conseguenti quotazioni al ribasso. Presto detto.
Non vi è dubbio che ad aver deluso sono le indicazioni preliminari provenienti dagli indici Pmi europei di luglio: il Pmi manifatturiero tedesco è infatti sceso attestandosi a 51,5 punti dai 51,9 punti della passata rilevazione; il consensus di Bloomberg era, alla vigilia, per una lettura invariata.
In calo troviamo anche il Pmi manifatturiero francese a 49,6 punti a fronte dei 50,7 punti della passata rilevazione. Le attese erano per un leggero miglioramento a 50,8 punti.
L’euro appare dunque in frenata sul dollaro dopo la pubblicazione dei Pmi europei di luglio, che segnalano un rallentamento della crescita del comparto privato.
A pesare sono stati inizialmente i dati tedeschi, che hanno visto un andamento inferiore alle attese sia per il Pmi servizi sia per il manifatturiero; tuttavia indicazioni analoghe sono arrivate poco dopo anche dagli indici congiunturali relativi alla zona euro nel suo insieme.
L’euro/dollaro, già in leggero deprezzamento da questa mattina, scende ulteriormente dopo la pubblicazione dei Pmi, registrando a metà mattinata un minimo intraday a 1,0931
Il cambio si mantiene tuttavia a distanza dal minimo da tre mesi di 1,0808 registrato durante la scorsa settimana.
Ieri si era riportato sopra quota 1,10 (toccando 1,1018) per la prima volta da oltre una settimana, sull’onda del voto con cui il parlamento greco ha approvato il secondo pacchetto di misure preliminari all’avvio del negoziato sul nuovo piano di bailout per il paese, che parte oggi ad Atene con i rappresentanti su Commissione Ue, Fmi e Bce.