A partire da giovedì 10 gennaio 2013 il franco svizzero è stato interessato da un forte deprezzamento rispetto all’euro. La divisa elvetica si è svalutata anche nei confronti del dollaro americano. Sul forex il movimento più spettacolare è stato quello del tasso di cambio euro/franco svizzero, che è passato da area 1,2080 a 1,2570 circa nel giro di sette sedute per un progresso del 4% circa. Il rialzo del cambio può essere giustificato innanzitutto con la forza generalizzata dell’euro sui mercati valutari.
In secondo luogo bisogna considerare che il franco svizzero è una delle principali valute rifugio al mondo, come lo yen e il dollaro americano. In una fase come quella attuale che vede gli investitori molto propensi ad assumersi maggiori rischi sui mercati finanziari, la domanda di porti sicuri come il franco svizzero diminuisce sensibilmente. Inoltre, bisogna ricordare che la Swiss National Bank (SNB) mantiene il cambio ancorato al peg di 1,20 da inizio settembre 2011.
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Da qualche settimana era in corso un forte movimento di accumulazione poco sopra il livello del peg. Il breakout di 1,21 ha dato il via a un poderoso movimento direzionale rialzista, che potrebbe proseguire ancora nelle prossime settimane magari dopo un fisiologico pullback delle quotazioni. Entro il primo semestre dell’anno il cambio euro/franco potrebbe salire fino a 1,30.
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Intanto, oggi il cambio euro/franco è volato fino a 1,2568, toccando il massimo più alto da inizio maggio 2011. Acquisti anche sul cambio dollaro/franco, che è salito fino in area 0,9390. La debolezza della divisa elvetica ha messo le ali alla borsa di Zurigo. L’indice Smi è salito ieri sui top da giungo 2008, realizzando il miglior rialzo iniziale di sempre.