Il tasso di cambio dollaro/yen ha guadagnato più del 18% dai minimi di area 77, toccati a metà settembre 2012. Nel giro di quattro mesi il cambio è passato da 77 a 91, toccando il massimo più alto da luglio 2010 a 91,25. Secondo la maggior parte degli esperti l’apprezzamento del cambio è destinato a proseguire anche nei prossimi mesi. Deutsche Bank stima un approdo in area 92 prima e 95 poi nella prima parte dell’anno in corso, ma secondo molti currency strategist il cambio può tornare a 100.
Da un punto di vista tecnico, il raggiungimento di quota 100 sarebbe il coronamento di un’ascesa dei prezzi in grado di coprire il 50% del ritracciamento della gamba ribassista partita a giugno 2007 da area 124 fino ai minimi storici di ottobre 2011 di area 75,50. Oggi sul forex il cambio quota in area 90,50, ma nel giro dei prossimi giorni potrebbe aggiornare i massimi di periodo.
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Il prossimo target è posto a 92, ma la resistenza più importante sul cammino rialzista dei prezzi è posta a quota 95, ovvero i top toccati nel maggio del 2010. Ad ogni modo, considerando la politica valutaria ultra-espansiva della Bank of Japan e del nuovo governo nazionalista nipponico, il cambio dollaro/yen dovrebbe salire proprio fino a 100 entro fine 2013.
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Intanto, il governo giapponese ha annunciato che quest’anno punterà più sulla crescita che sulla riduzione del deficit, nonostante le finanze pubbliche siano da tempo in disordine. Il premier Shinzo Abe ha annunciato che per il 2013 il budget sarà pari a 92.600 miliardi di yen, pari a circa 760 miliardi di euro. Si tratta di una cifra record, che prevede anche l’incremento delle spese per la difesa a causa delle forti tensioni politiche con la Cina.