In attesa di notizie positive dagli Stati Uniti sul fiscal cliff, sul forex il trend in atto da qualche settimana continua a premiare l’euro nei confronti delle principali monete estere. In particolare, il tasso di cambio euro/dollaro resta molto tonico e si avvia a chiudere il 2012 al di sopra della soglia psicologica di 1,30. In realtà, il cambio ha le carte in regola per mostrare un closing nettamente migliore, sopra 1,32 o addirittura sopra 1,33. Poco più di una settimana fa il cambio euro/dollaro era salito fino a 1,3308.
Si è trattato del massimo più alto da inizio aprile scorso, anche se da allora è partita una fase di correzione fisiologica. I prezzi sono scesi fino a 1,3158, su una key area giornaliera che in precedenza si era dimostrata una resistenza molto importante. Da questo livello il cambio è riuscito a rimbalzare senza particolari difficoltà, fino a muoversi lateralmente tra area 1,3250 e 1,3160.
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Stamattina i prezzi hanno rotto gli indugi ed effettuato il breakout del ledge, superando così la resistenza di breve periodo posta a 1,3250. Il cambio euro/dollaro è salito fino a 1,3274, sui masimi più alti degli ultimi sei giorni. Ora il raggiungimento dei precedenti top di periodo di 1,3308 sembra a portata di mano. L’eventuale breakout esplosivo di area 1,33 potrebbe dare slancio alle quotazioni, spingendo così il cambio euro/dollaro a 1,3350 entro lunedì 31 dicembre.
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Se questa ipotesi sarà confermata, le probabilità di assistere ad una chiusura d’anno sopra 1,33 aumenterebbero a dismisura. Da inizio anno, quando la quotazione era intorno a 1,2930, il tasso di cambio euro/dollaro è finora salito del 2,6%, anche se dai minimi annuali della scorsa estate in area 1,2040 l’apprezzamento è di gran lunga superiore.