Il tasso di cambio dollaro/yen ha chiuso il 2012 con una quotazione di 86,66, la più alta da luglio 2010. Il cambio ha chiuso sui massimi dell’ultima seduta dell’anno, toccando il livello più alto mai registrato da settembre 2010. Secondo molti esperti del mercato forex, il cambio dollaro/yen ha ancora importanti margini di apprezzamento grazie all’insediamento del nuovo governo di centro-destra targato Shinzo Abe, leader nazionalista del partito dei Liberaldemocratici, che ha dichiarato di voler combattere con decisione la deflazione e di voler indebolire lo yen per far ripartire l’economia giapponese.
Considerando l’apertura a 76,94 a inizio 2012, il tasso di cambio dollaro/yen ha guadagnato il 12,63% nel corso del 2012. L’accelerazione decisiva è avvenuta, però, solo a partire da metà novembre scorso quando i prezzi erano ancora inchiodati intorno a 80. Il minimo più basso dell’anno è stato toccato a febbraio in area 76. Da un punto di vista tecnico, il cambio sembra in odore di accumulazione sui bottom di lungo periodo.
► FOREX: CAMBIO EURO/DOLLARO, RENDIMENTO 2012
Le informazioni tecniche più interessanti arrivano dai grafici weekly e monthly. Dai chart più ampi si evince che il cambio è inserito in una fase di accumulazione sui bottom, che sta generando da qualche tempo un’inversione di medio-lungo periodo. In questi ultimi anni lo yen è stata una valuta rifugio nei periodi di turbolenza sui mercati finanziari, sia dopo il tracollo di Lehman Brothers sia dopo lo scoppio della crisi dei debiti sovrani europei.
► COME INVESTIRE SUL FOREX NEL 2013
Ora le cose potrebbero cambiare. Il Giappone ha dichiarato “guerra“ alla deflazione e deve fare i conti con un debito sovrano su livelli record. Nel 2013 Tokyo potrebbe essere declassato dalle agenzie di rating. Lo yen è destinato a perdere valore nel medio-lungo periodo. Per il 2013 il cambio dollaro/yen potrebbe salire a 90 entro il primo trimestre e a 95 entro il primo semestre dell’anno.