La Bank of Japan ha lanciato nuovi stimoli monetari per combattere con maggiore decisione la deflazione in Giappone. Sul forex lo yen ha, però, cambiato passo dopo alcune settimane caratterizzate da incessanti vendite contro tutte le principali monete estere. La valuta nipponica ha guadagnato terreno contro euro, dollaro e sterlina, anche se l’ipotesi più accreditata è che si tratti solo di un movimento correttivo di breve termine lungo un forte trend direzionale di medio periodo (sfavorevole allo yen). La BoJ ha aumentato il piano di quantitative easing di altri 10.000 miliardi di yen.
Si tratta di una cifra stratoferica, che equivale al cambio attuale a circa 90 miliardi di euro. Il nuovo aumento ha portato il valore del programma di acquisto di asset da parte della BoJ a 101 miliardi. La banca centrale nipponica ha ceduto così al pressing del nuovo governo targato Shinzo Abe, leader nazionalista del partito dei liberaldemocratici che ha conquistato la maggioranza assoluta alle elezioni politiche del 16 dicembre.
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In dettaglio la BoJ comprerà 10.000 miliardi di yen in più di asset finanziari, suddivisi in 5.000 miliardi di T-bill e 5.000 miliardi di JGB a lungo termine. Nessuna modifica, invece, al target di inflazione che resta ancora all’1% e non il 2% come voleva sin da subito il neo-premier Abe. I tassi di interesse restano ferm tra lo 0% e lo 0,1%.
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Intanto, sono giunte le prime prese di beneficio per la borsa di Tokyo: il Nikkei ha perso l’1,19% dopo il boom di ieri del 2,39%. Il Nikkei-225 è perà rimasto sopra la soglia psicologica dei 10mila punti. Sul forex stamattina il tasso di cambio dollaro/yen quota poco sotto 84, mentre euro/yen quota a 111,10.